Milano, Aprile 2016
Dolore Vulvare e comorbidità: lo scenario – Progetto Vulvodynia Network (VuNet)
Lo studio osservazionale trasversale condotto dal Gruppo di Studio Vu-Net (Vulvodynia Network) è stato condotto da Dicembre 2016 a Novembre 2018 su pazienti di sesso femminile con dolore vulvare cronico in 21 centri medici italiani (ospedali pubblici, cliniche universitarie e servizi ambulatoriali privati).
L’OBIETTIVO DELLO STUDIO
L’obiettivo dello studio è di indagare le caratteristiche epidemiologiche e le comorbidità del dolore vulvare cronico.
MODALITÀ DELLO STUDIO
I dati dello studio sono stati inseriti dagli operatori sanitari in uno speciale sistema di cartelle cliniche web-based (PRIDE – Progetto Rete Italiana Dolore vulvare). Questi dati riguardano:
- aspetti epidemiologici
- caratteristiche demografiche
- storia ostetrica e ginecologica
- presenza e durata dei sintomi attuali e / o passati
- disturbi associati
- dettagli dell’esame obiettivo
- approcci terapeutici
RISULTATI DELLO STUDIO
Nello studio sono stati inclusi un totale di 1183 soggetti con diagnosi di dolore vulvare cronico.
Il motivo principale della visita è una dispareunia superficiale, presente nel 64,2% delle donne. Il 48,3% dei pazienti ha riportato dolore prolungato di durata compresa tra uno e cinque anni.
Il 43,4% del campione ha riportato disturbi sessuali in comorbilità (del desiderio nel 22,1% e dell’eccitazione nel 21,3%).
I fattori associati al dolore vulvare riscontrati sono:
- una storia familiare relativamente alta di diabete mellito (padre = 8,6%; madre = 8,4%)
- candidosi vulvovaginale ricorrente (32%)
- infezioni del tratto urinario (37,4%: cistite ricorrente nel 19,5% e post- cistite coitale nel 17,9%)
- sindrome dell’intestino irritabile (28%)
- stipsi (23,5%)
- cefalea (25,7%: emicrania nel 18,0% e cefalea mestruale nel 7,7%)
- allergie (17,5%: allergie alimentari nel 10,1%, allergie respiratorie nel 7,4%)
- ansia (15,0%)
- dischezia (11,7%)
- dismenorrea / endometriosi invalidante (11,1%)
- depressione maggiore (7,6%).
La Vestibolodinia è stata diagnosticata in 837 delle 1183 pazienti (70,8%) e la vulvodinia generalizzata in 323 (27,3%). Il 69,1% delle pazienti ha dichiarato, in sede di visita, che le precedenti terapie non avevano in alcun modo ridotto il dolore.
Questo importante studio conferma che in presenza di dolore vulvare cronico la diagnosi di vestibolodinia e vulvodinia deve essere presa in considerazione. Lo studio VuNet contribuisce a una lettura più completa dei fattori predisponenti, precipitanti e di mantenimento che contribuiscono al dolore vulvare e delle sue più significative comorbidità.